Damigelle così? No grazie!
Ci sono donne che sognano l’abito bianco tutta la vita, donne che non vedono l’ora di fare le damigelle d’onore, e donne che, per invidia, fanno di tutto per rendere la vita impossibile alla sposa. Le protagoniste di The Wedding Party appartengono, senza ombra di dubbio, a quest’ultima categoria.
Regan (Kristen Dunst) è la classica donna in carriera che ha tutto sotto controllo, ma quando scopre che Becky (Rebel Wilson), la sua vecchia amica del liceo, sta per sposarsi con un ricco newyorkese, perde il controllo, anche se sarà la damigella d’onore. Il problema? Tutti la chiamavano “faccia di maiale” per la sua stazza. E neanche le altre amiche di scuola, Katie (Isla Fischer) e Gene (Lizzy Caplan), prendono la notizia con il sorriso. Ma si riuniscono per l’occasione e per dire che “le scoppiate” sono tornate.
La regista Leslye Headland è al suo debutto cinematografico, provenendo dal teatro, e proprio per questo ha adattato la sceneggiatura da una pièce teatrale, che però aveva tutt’altre intenzioni: un dramma sulle condizioni della donna moderna. In The Wedding Party di drammatico non c’è proprio niente, se non nel vedere la vita assurda delle protagoniste. Tutte fuori dal mondo, dagli schemi delle persone normali, che invece di essere felici per il matrimonio di una loro amica, si disperano. E l’alcool e la droga hanno la meglio. Solamente perché si ritengono superiori alla “grassa” Becky, anche se nella vita non hanno combinato niente. L’unica che si salva è Regan, ma forse semplicemente perché è interpretata da una brava Kristen Dunst. Il film sembra voler ricordare Le amiche della sposa per il genere tutto al femminile e Una notte da leoni per la commedia travolgente da addio al nubilato, ma non ci riesce. I dialoghi non fanno ridere, le gag sono più che prevedibili e la volgarità prende il sopravvento. Sono questi gli stereotipi della donna moderna? Assolutamente no, almeno si spera. Passi l’invidia, ma fin dove ci si può spingere? La Headland si perde nel voler raccontare una commedia unita allo humor femminile e rischia solamente di ridicolizzare il tutto. Perché la bellezza di una donna non si vede solo se le dona un tubino nero o per il nuovo paio di scarpe tacco 12, ma da quello che ha dentro. E poco importa se la taglia che si indossa non è una trentotto o giù di lì. Peccato però che di questo nel film non ci sia traccia e che la regista sembra semplicemente dirci che tutti siamo un po’ “scoppiati”, chi più, chi meno.
The Wedding Party [Bachelorette, USA 2012], REGIA Leslye Headland.
CAST Kristen Dunst, Rebel Wilson, Lizzy Caplan, Isla Fisher.
SCENEGGIATURA Leslye Headland. FOTOGRAFIA Doug Emmett. MUSICHE Andrew Feltenstein e John Nau.
Commedia, durata 87 minuti