Un dio di vodka e coca
Whip Whitaker (Denzel Washington) è il comandante di un volo di linea che non rinuncia a un bicchierino o a una striscia di coca nemmeno poco prima di entrare in servizio. Durante un volo l’aereo ha un’avaria, e Whip è costretto a compiere un atterraggio di emergenza con una manovra impossibile, riuscendo a salvare buona parte dei passeggeri. Whip è un eroe? Ma, soprattutto, riuscirà a dare un senso nuovo alla sua vita?
Robert Zemeckis torna a parlare di disastri aerei dopo Cast away (2000), confermando la sua maestria nel girare sequenze ad alta tensione dentro la cabina di pilotaggio. Ma se nel film con Tom Hanks l’incidente rappresentava il motore di un cambiamento, di abitudini e di filosofia, qui ci troviamo di fronte ad un personaggio fortemente negativo il cui unico obiettivo sembra essere eliminare ogni ricordo del proprio passato. Un personaggio che diventa sempre più insopportabile man mano che il suo stile “sex, drugs & rock ‘n’ roll” si mostra per quello che è veramente: una patologia. Whip dovrebbe solo smettere di bere per poter testimoniare alla commissione di inchiesta pilotata dal suo avvocato, ma non lo fa perché si ritiene un dio, e lo ritengono tale sia l’opinione pubblica (in senso positivo, perché ha salvato molte vite), sia il co-pilota miracolosamente scampato alla morte (in senso negativo, perché era responsabile della sicurezza di tutti sull’aereo). Whip è un dio che ha deciso di chiudere gli occhi e abbandonare il mondo che ha creato assieme a pochi fidati amici, come lo spacciatore Harling Mays (John Goodman). Il “volo rovescio” con cui salva la maggior parte delle persone a bordo, più che un indice, è un simbolo della sua storia passata e presente che, coscientemente, ha deciso di capovolgere. Zemeckis costruisce attorno ad un anti-eroe un ottimo dramma catastrofista e anti-moralista basato sul concetto di predestinazione e libero arbitrio, dove lo schianto è scena madre di ogni cambiamento successivo e dove la scelta, ogni volta, passa attraverso un dubbio simile a quello postulato in Matrix: “pillola blu o pillola rossa?”, alcol o aranciata? Nel commovente finale c’è tutta la maestria di un regista artigiano: un autore mancato ma un grande narratore.
Flight [id., USA 2012] REGIA Robert Zemeckis.
CAST Denzel Washington, Tamara Tunie, John Goodman, Kelly Reilly, Melissa Leo, Don Cheadle.
SCENEGGIATURA John Gatins. FOTOGRAFIA Don Burgess. MUSICHE Alan Silvestri.
Drammatico, durata 139 minuti.