Non si esce vivi dagli anni ’80
Per Jerry Calà i favolosi anni Ottanta non sono mai finiti. I Gatti di Vicolo Miracoli, l’improvviso successo del primo Vacanze di Natale (1983), le infinite commedie balneari alla Sapore di mare, il miraggio di una notorietà “fichissima” – per dirla con Carlo Vanzina – che sembrava non avrebbe dovuto tramontare mai: negli Ottanta tutti cercano Jerry Calà, perché ha la faccia giusta e perché si presenta al pubblico come l’eterno vitellone, impacciato e inconcludente. Jerry piace, si diverte e si monta la testa.
Quando poi finisce la stagione dei filmetti vacanzieri e la giovinezza se ne va, lui trova la sua personale soluzione al problema: chiudere gli occhi, fare finta di niente. Affetto da una gravissima forma di sindrome di Peter Pan, il Nostro non riesce ad affrancarsi da un cliché che invecchia molto e molto male, e ora che gli anni sono 60 e non più 30 difende il suo piccolo mondo antico ormai inesistente facendosi scudo dietro all’idea di “leggerezza”: “Mi rimproverano di essere dispersivo, ma cosa volete? Io voglio essere dispersivo. C’è troppa gente che si prende sul serio. La vita è un’altra cosa”. La vita sarà pure un’altra cosa, ma esiste un’enorme differenza tra leggerezza e stupidità, così come ce n’è tra demenzialità e demenza. Le credenziali di Operazione vacanze sono agghiaccianti: regia di Claudio Fragasso (autore del cosiddetto “worst movie ever” Troll 2, cercare su Youtube per credere), riciclo sfacciato dei comprimari dei cinepanettoni e forzatissima auto-definizione di “cinefragola” per cercare disperatamente di darsi un senso. Rintracciare uno straccio di storia è un’impresa titanica: c’è Jerry che fugge da un pianobar perché scambiato per l’amante della giovanissima figlia di un boss malavitoso; c’è il villaggio vacanze in cui si rifugia fingendosi capo-animatore; c’è un abbozzo di umanità italiana e straniera in ferie stantio e irreale. Ma che farsene di trama e contenuti quando ci sono le torte in faccia e i cazzotti, un product placement vergognoso (alcuni siparietti sono di fatto televendite) alternato ad effetti speciali che neanche la piovra di Ed Wood e una visione della donna ai limiti del vilipendio, con zoomate su natiche al vento, soldi fra le tette e femmine arrapate incapaci di esprimere un concetto di senso compiuto? Vorremmo gridare al capolavoro camp, talmente la messinscena è amatoriale e il trash patetico. Vorremmo, ma non possiamo; perché anche se tutt’intorno i bravi mestieranti (Pannofino, Ceccherini, Mattioli) stanno al gioco, capiamo che lui, il nostro protagonista, ci crede veramente. Non ha mai smesso di crederci. Jerry Calà è morto – artisticamente – negli anni Ottanta, ma nessuno è andato a dirglielo.
Operazione vacanze [Italia 2012] REGIA Claudio Fragasso.
CAST Jerry Calà, Valeria Marini, Maurizio Mattioli, Massimo Ceccherini, Francesco Pannofino.
SCENEGGIATURA Jerry Calà, Gino Capone, Rossella Drudi. FOTOGRAFIA Giancarlo Ferrando. MUSICHE Andrea Guerra.
Commedia, durata 90 minuti.