Involuzioni
Un benestante curatore artistico della capitale svedese si impegna quotidianamente per diffondere messaggi di uguaglianza e giustizia sociale. Dall’alto del suo loft tutti i giorni frequenta luoghi e persone, convinto di essere sempre giusto e rispettoso nei confronti del prossimo, anche e soprattutto dei più bisognosi.
In fase di presentazione dell’ultima installazione artistica, “The Square”, basata sulla costruzione ideale di un punto di incontro universale ed egualitario, una serie di eventi portano il protagonista a confrontarsi con situazioni umane e sociali il cui percorso evolutivo si è da tempo distaccato dal suo. Vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes 2017, The Square mette in scena con inaspettata lucidità e placidità uno scontro sotteso nella nostra quotidianità. Le buone intenzioni da una parte e la realtà brutale dall’altra, la supposta purezza si scontrano con i pregiudizi persistenti. Di fronte a un piccolo furto, il protagonista individua il colpevole in uno dei “soliti noti”, senza presagire che in lui è molto più forte la volontà di liberarsi dai continui attacchi che la società gli pone davanti. Oltre due ore di film portano avanti un discorso sottile, placido, che diventa quasi inquietante nel suo incalzare e nel suo dimostrare ingenuità e perbenismo. Östlund costruisce un percorso di rabbia interiore, di persecuzione costante, che culmina nello scontro spettacolare tra l’alta società culturalmente avanzata e una sorta di ominide preistorico. Una performance che diventa brutalmente realtà, in cui i confini tra arte, intenzione e violenza reale si confondono fin dai primi secondi. Senza porre limite agli istinti umani, si torna a uno stato animale; il buon selvaggio di Rousseau si troverebbe in difficoltà a confrontarsi con la brutalità dilagante, sia essa quella apertamente manifestata durante l’elegante cena dell’alta borghesia, sia la violenza di un sospetto continuo che attanaglia un piccolo ragazzino, sia la forza rabbiosa che trasforma un’ingenua personalità importante della scena culturale in una specie di leone pronto all’attacco che al contempo fugge dalle conseguenze delle sue azioni. Il regista riesce comunque a salvarsi da un prevedibile buonismo stucchevole, puntando il dito non tanto contro le ingiustizie e i pregiudizi che si annidano in ognuno di noi, quanto piuttosto contro la pretesa di superiorità che ci contraddistingue. In un contesto come quello cinematografico, come quello del festival cannense, risalta ancora di più questa volontà di mettere in discussione le percezioni del mondo esterno e, soprattutto, di noi stessi.
The Square [id., Svezia/Germania/Francia/Danimarca 2017] REGIA Ruben Östlund.
CAST Claes Bang, Elisabeth Moss, Dominic West, Terry Notary, Christopher Læssø.
SCENEGGIATURA Ruben Östlund. FOTOGRAFIA Fredrik Wenzel. MUSICHE Rasmus Thord.
Drammatico, durata 142 minuti.
Pingback: La Top Ten Mediacritica 2017 - Mediacritica – Un progetto di critica cinematografica