SPECIALE CINEMA RITROVATO 2014
Una gita lunga una vita
Uno degli eventi di punta, tra i tanti, di questa edizione del Festival del Cinema Ritrovato è stato il restauro di La scampagnata di Jean Renoir, tratto dall’omonima novella di Guy De Maupassant.
Incompleto, in quanto il regista dovette abbandonare la produzione prima che il film fosse finito, e uscito dieci anni dopo in una versione curata dalla montatrice e compagna del regista Marguerite Houlle-Renoir, con l’autore che diede il consenso senza neanche visionare il risultato. La scampagnata è quella di un gruppo di borghesi parigini in fuga dal caos cittadino; trovato un pittoresco cantuccio in riva al fiume, tra una pescata e un fritto di pesce, cadono nelle attenzioni di due abitanti del luogo, interessati soprattutto alle donne. Una partie de campagne non è però, come si potrebbe sospettare da questa brevissima sintesi, un cupo film di crimini e violenze; è piuttosto una tenerissima e amarissima e malinconica storia d’amore mancato e di rimpianti lunghi una vita. Una delle ricchezze del film è proprio la varietà di toni e punti di vista; inizia come vivace commedia ironica sui borghesi in trasferta e i loro vizi, continua lasciando presagire un finale di violenze e sopraffazioni, e finisce, appunto, come una mai vissuta, se non nella breve parentesi di un tardo pomeriggio, ma sempre rimpianta potenziale storia d’amore, sublimata nell’essenziale, laconico e implacabile (per la commozione dello spettatore) dialogo finale. Per la giovane protagonista la scampagnata è anche una parentesi che le permette di immaginare, e vivere idealmente, una vita diversa, combattendo contro l’esistenza da lei subita simboleggiata dal continuo implacabile e sempre uguale a sé stesso scorrere del fiume su cui il film si chiude. I cambi di tono del film sono metaforicamente resi dal contemporaneo guastarsi del tempo, nella rappresentazione del quale Renoir si ispira alla pittura: c’è Monet (La colazione sull’erba), c’è il padre (La Yole), e in generale i riferimenti agli impressionisti, di cui del resto la gita in campagna era un tema ricorrente, sono continui e numerosi, esaltati dal restauro. Visivamente gratificante, divertente e ironico nella prima parte, Una partie de campagne conquista il cuore dello spettatore con lo splendido e malinconico finale, un vero colpo all’anima.
La scampagnata [Une partie de campagne, Francia 1936] REGIA Jean Renoir.
CAST Jane Marken, Georges Saint-Saens, André Gabriello, Jacques Borel, Paul Temps, Gabrielle Fontan.
SCENEGGIATURA Jean Renoir. FOTOGRAFIA Claude Renoir. MUSICHE Joseph Kosma.
Commedia drammatica, durata 44 minuti.