Il Cinema Ritrovato – XXX edizione, 25 giugno – 2 luglio 2016, Bologna
Paris vous appartient
La retrospettiva sui film di Jacques Becker al Cinema Ritrovato 2016 ha come sottotitolo “l’idea stessa di libertà”, e uno dei titoli che certamente più incarna quell’idea è Rendez-vous de juillet.
I ventenni parigini protagonisti del film sono sognatori irrefrenabili, decisi a perseguire carriere esclusivamente fondate sulle proprie passioni, programmaticamente in contrasto con qualsiasi inquadramento di classe: non c’è dramma negli screzi con genitori ormai rassegnati alla loro insofferenza alle regole e ai loro incomprensibili interessi di studio (il padre di Roger che non si capacita del diploma in cinematografia del figlio), ma il ribaltamento culturale di approccio all’esistenza, di aspirazioni intellettuali rispetto alle generazioni precedenti è totale e sottolineato da ogni dialogo con padri e madri. Therèse e Pierre, figli di bottegai, fanno teatro con profitto, Christine ci prova consapevole della sua avvenenza ma prigioniera delle sue insicurezze; Lucien, che proviene dall’alta borghesia, studia etnografia ed è determinato a organizzare la spedizione della vita; Roger sbarca il lunario suonando al Caveau des Lorientais, storico locale di ritrovo degli amanti del jazz. Vivono coi genitori o accampati in appartamenti condivisi, si vogliono bene, si amano, si ingelosiscono e si arrabbiano, corrono costantemente l’uno verso l’altro per le strade di una Parigi vitalissima. Inutile dire che regia, montaggio e musica costruiscono alla perfezione questo universo coinvolgente, che inevitabilmente fa pensare al versante truffautiano della futura Nouvelle Vague. I concerti e i balli scatenati ai Lorientais sono trascinanti immagini-manifesto della generazione di questi giovani del Dopoguerra decisi a prendersi tutto. Il senso di appartenenza e di amicizia come condivisione che i protagonisti abitano in modo quasi militante culmina con la realizzazione della spedizione in cui Lucien ha coinvolto quanti più amici possibile. Il suo monologo finale di fronte alla titubanza dei compagni di viaggio, che pongono questioni pratiche di lavoro e denaro davanti alla concretizzazione dell’avventura, esplicita inequivocabilmente la visione del regista: senza rischiare non si avanza né progredisce, si resta intrappolati tra confini che altri hanno stabilito. È inconcepibile, e tanto basta per aprire gli occhi, fare pace, volare su un aereo scalcinato per poi, a un certo punto, ritrovarsi.
Le sedicenni [Rendez-vous de juillet, Francia 1949] REGIA Jacques Becker.
CAST Daniel Gélin, Maurice Ronet, Brigitte Auber, Nicole Courcer, Pierre Trabaud.
SCENEGGIATURA Jacques Becker, Maurice Griffe. FOTOGRAFIA Claude Renoir. MUSICHE Jean Wiener, Mezz Mezzrow, Claude Luter.
Commedia, durata 99 minuti.