L’uomo divo
La presa in giro, come l’ironia, o più in generale la comicità, necessita, per non sfociare nel cinismo, principalmente di una dote morale, la comprensione verso l’altro, di chi è oggetto della burla. Una qualità che, nella sovrabbondanza contemporanea di gente che cerca di far ridere come scorciatoia per la fama, magari tramite scenette caricate su YouTube, sembra esser del tutto dimenticata.
The Disaster Artist ha il proprio equilibrio in questo, conformandosi specularmente con ciò che racconta, la storia della sgangherata realizzazione di uno dei più grandi scult della storia del cinema, quel The Room diventato celebre proprio grazie a una moltitudine di video online che ne irridevano la pessima recitazione, sceneggiatura senza senso e più in generale la pessima realizzazione. Le due pellicole si specchiano, l’una il contrario dell’altra ma legate indissolubilmente, allo stesso modo i due autori. The Room nasceva con l’ambizione di raccontare il più grande melò dai tempi di Tennessee Williams, naufragando però nel comico involontario, tra una battuta recitata orrendamente e situazioni narrative stupide; The Disaster Artist all’inizio sembra voler sarcasticamente mitizzare questo scult, come apoteosi dell’incapacità artistica e produttiva del suo autore, ma al contrario si rivela essere una pellicola sulla dignità di un’opera che a modo suo è entrata nella storia del cinema, e sulla capacità di saper far ridere, che per quanto inconsapevolmente, è pur sempre una qualità.
Ed è proprio qui che vediamo quanto James Franco, regista e protagonista, sia in fondo la nemesi di Tommy Wiseau. Il primo, divo hollywoodiano che da sempre ha avuto la capacità, assieme a Seth Rogen, di non prendere sul serio la propria figura, passando da interpretazioni pluripremiate e dosate ad altre ipertrofiche, progetti personali sgangherati e una tendenza a ironizzare sul mondo del cinema a metà strada tra il metacinema e la negazione di quest’ultimo. Tommy Wiseau al contrario è l’emblema di chi invece vede sé stesso in maniera così eccessiva da distaccarsi dalla realtà nell’ossessione di diventare un divo, a tal punto da diventare cieco di fronte ai propri limiti (di fonetica prima ancora che di recitazione) e alle difficoltà di relazione interpersonale (che lo portano a instaurare un rapporto morboso con Greg Sestero, l’amico, unico e fidato, che l’accompagnerà sempre, anche a discapito di se stesso). The Disaster Artist proprio in questo doppio specchiarsi e annullarsi trova un perfetto equilibrio, non dimenticando mai la comicità, ma anche la dignità di chi ha vissuto, e vive, quella storia. Un’operazione di metacinema che non si osserva direttamente, ma capace di prendere in giro coscientemente i sogni e i demoni che il proprio mondo è in grado di schiudere.
The Disaster Artist [id., USA 2016] REGIA James Franco.
CAST James Franco, Dave Franco, Seth Rogen, Alison Brie.
SCENEGGIATURA Greg Sestero, Michael H. Weber, Tom Bissell. FOTOGRAFIA Brandon Trost. MUSICHE Dave Porter.
Commedia, durata 104 minuti.