Coen just wanna have fun
Sei episodi di vita nel Wild Wild West contenuti in una raccolta mai esistita che prende il nome dal cowboy Buster Scruggs, l’usignolo di San Saba, e dalla sua fatal ballata. Dalla tragicomica e rapidissima fine di un rapinatore di banche all’impresa di un vecchio cercatore d’oro passando per “l’amore ai tempi delle carovane”, una galleria di ritratti che attraversa il genere senza lasciarsi intrappolare dalle sue maglie.
I Coen ci avevano già detto che il fascino del (e per il) West era finito, esattamente nel 2010 con il loro personalissimo remake di Il grinta di Henry Hathaway dove il genere, ridotto a baraccone, a luna park di reietti in bella mostra, per come lo avevamo amato e studiato, alzava malinconicamente bandiera bianca sperando in tempi migliori.
Otto anni dopo, con in mezzo il noir musicale A proposito di Davis e il giallo hollywoodiano Ave, Cesare!, i due tornano in quegli stessi luoghi abbandonati per sondarne i mutamenti, le marcescenze e i semi selvatici che, nel frattempo, hanno dato vita a un nuovo terreno (o scenario, fate voi). In The Ballad of Buster Scruggs il mito, divenuto prima leggenda e poi attrazione, muta nuovamente in favola attraverso personaggi che sembrano emersi, improvvisamente dopo anni, da scatole polverose sopravvissute a centinaia di traslochi.
Sfruttando al massimo le potenzialità del format a episodi i due registi si divertono a giocare con lo spettatore, dimostrando di saper gestire i tempi del racconto breve senza confonderli con una versione ridotta di quelli propri del romanzo. Emergono così battute già imprescindibili nelle bacheche dei cinefili (“Prima volta, vero?”), presenze eteree che escono da una nuvola di fumo per farsi carne in un Eden selvaggio (Tom Waits), mini-finali tra i più belli degli ultimi anni e storie che vorremmo prolungare oltre i limiti imposti dal format.
Non troverete questo film nelle classifiche di fine anno dei critici e delle riviste, non perché porti il marchio di Netflix – che, infatti, non ha ricevuto un solo fischio durante le proiezioni a differenza di Amazon – bensì perché per la prima volta i Coen hanno fatto di tutto per non essere tirati in ballo, realizzando un film di puro intrattenimento, più di Burn After Reading e ancor più del bistrattatissimo (non senza ragioni) Ladykillers.
C’è sempre qualcosa nei loro film che si avvinghia allo spettatore, spesso in modo sotterraneo, come una mina pronta a esplodere, mentre qui ogni cosa è illuminata, quasi “smarmellata” per essere subito goduta: i tempi (e i media) sono cambiati, ça va sans dire.
The Ballad of Buster Scruggs [id., Messico 2018] REGIA Joel & Ethan Coen.
CAST James Franco, Tim Blake Nelson, Zoe Kazan, Liam Neeson, Tom Waits, Saul Rubinek, Bill Heck.
SCENEGGIATURA Joel & Ethan Coen. FOTOGRAFIA Bruno Delbonnel. MUSICHE Carter Burwell.
Western/Commedia, durata 132 minuti.