“Nuoce gravemente alle multinazionali”
Il Docufilm di Michele Fornasero SmoKings, premiato al 55esimo Festival dei Popoli, è la storia dei fratelli Messina, Gianpaolo e Carlo, inventori di un brand made in Italy capace di sfidare le multinazionali del tabacco coi loro traffici nazionali e internazionali di sigarette senza additivi chimici ed esentasse.
Più che Don Chisciotte contro i mulini a vento, i due piccoli imprenditori di Settimo Torinese, inquadrati fuori dalla piccola fabbrica in giacca e cravatta nere, occhiali scuri e sigaretta fumante in bocca, sembrano “cani da rapina” tarantiniani. Carlo ripete deciso: “Noi siamo convinti di battere la Philip Morris” e gli fanno eco gli slogan di un team che gli aficionados hanno definito “i Napster del tabacco”. In buona sostanza, “chi fuma Marlboro è un coglione” e, di conseguenza “se sei un rompicoglioni, sei parte della squadra”. Decisi ad andare contro quelli che chiamano i 7 (inglorious) bastards dei piani alti (parliamo di lobby americane, inglesi e cinesi) i due fratelli, quasi una coppia slapstick d’altri tempi pervasi da uno stralunato “pop appeal”, iniziano a smerciare i loro prodotti targati Yesmoke fino a raggiungere i mercati esteri, con la vendita anche di altri marchi, tra cui Lucky Strike e Marlboro, a prezzi di mercato competitivi e senza l’aggiunta di accisa. Accusati di evasione fiscale e contrabbando per 90 milioni di euro (spiccioli in confronto all’evasione impunita della Philip Morris), finiscono in carcere il 27 novembre 2014, ma sono ancora in attesa di un risarcimento milionario per una causa vinta contro i monopoli. Film scomodo e di denuncia sociale, SmoKings si astiene da giudizi etici e tiene lontani retorica e perbenismo; nel calderone di Fornasero finisce tutto, dalle vicende personali inserite a mo’ di exemplum (padre fumatore morto di cancro, madre accondiscendente che assurge a figura tragica, passione per lo sport in apparente contraddizione con catrame e nicotina) al materiale di repertorio. In poco più di quindici anni le due simpatiche canaglie conducono la loro “armata Brancaleone” contro colossi inaffrontabili, arrivando a duellare per l’abbassamento dei prezzi sulle sigarette e riuscendo ad evitare che la Diana si spacci per azienda tricolore. Il docufilm sfuma, sull’accattivante musica di Giorgio Giampà, l’immaginario estetico da legal drama in tonalità ironica, non tanto per precise scelte di copione, quanto per la naturale predisposizione della coppia di antieroi allo sberleffo che si trasforma, all’occorrenza, in strategia vendicativa contro il potere delle lobby, sopprimendo ogni responsabilità morale dai loro affari. E lo conferma laconico Carlo sostenendo che “stato e legalità non sono il vangelo”, perché ciò che conta è corrodere con ogni mezzo lo strapotere dittatoriale della mafia legalizzata del tabacco.
SmoKings [Id., Italia/Svizzera 2014] REGIA Michele Fornasero.
SCENEGGIATURA Michele Fornasero. FOTOGRAFIA Paolo Ferrari. MUSICHE Giorgio Giampà.
Documentario, durata 92 minuti.