Cambiare vita? Meglio cambiare film
Dave e Mitch non potrebbero essere più diversi: uno è un avvocato di successo, sposato con figli e profondamente abitudinario, l’altro un donnaiolo impenitente, attore porno a tempo perso.
Eppure sono amici per la pelle, tanto che questa pelle se la scambiano proprio e dopo una serata passata a bere e a fare pipì in una fontana del parco si risvegliano ognuno nel corpo dell’altro, ottenendo finalmente la vita che hanno sempre desiderato.
Ma è davvero tutto oro quel che luccica? Dave è troppo schiacciato dalle convenzioni e dalla morale per godere della vita sfrenata di Mitch, e Mitch scopre che la moglie del suo migliore amico non è così attraente e perfetta come ha sempre immaginato e che la paternità non è solo cambiare pannolini. Inizia così una serie di disavventure che porterà i due amici a quasi annientare tutto ciò che hanno costruito più o meno faticosamente negli anni.
Questo genere di film, basato sullo scambio di vita, ha sempre avuto fortuna dal momento che ognuno di noi può rispecchiarsi nel desiderio di avere una vita diversa, magari quella di un amico più fortunato o un collega più brillante, o di cambiare alcuni aspetti del proprio carattere, o semplicemente fare tutto ciò che con il nostro corpo non avremmo mai fatto perché tanto siamo nel corpo di un altro e possiamo essere chi meglio crediamo.
Cambio vita non è niente di tutto ciò. L’unico desiderio in cui può rispecchiarsi lo spettatore è quello di dire quante più parolacce gli sia possibile, cosa che magari può far ridere il ragazzino di 14 anni ma che lascia lo spettatore adulto decisamente perplesso. L’abbondante uso di volgarità serve però a nascondere un enorme vuoto di idee, penalizzando quella che sarebbe potuta essere una commedia perfida, dissacrante e forse anche al passo con i tempi.
Lo svolgersi degli eventi però conduce all’ovvio lieto fine senza che i protagonisti siano riusciti a scardinare davvero i loro ruoli, rimanendo così solo un coacervo di cafonaggini e nudità degni dei filmetti girati da Mitch.