Una commedia francese sul sesso (e sulla morte)
Un gruppo di anziani amici si ritrova, un po’ per caso un po’ per scelta, a vivere sotto lo stesso tetto, in compagnia di un giovane studente (Daniel Brühl, l’Alex di Goodbye Lenin!) alle prese con la sua tesi sugli anziani europei. Con loro si trasferiranno anche i loro trascorsi e i loro ricordi, più o meno vividi.
Sono lontani i tempi di Amici miei – Atto III. La malinconia e quel retrogusto amaro lasciato dalle risate di Tognazzi e compagni non hanno niente a che fare con la sovrabbondanza di sesso e parti intime di E se vivessimo tutti insieme? Se la tracotanza della sessualità è fuori luogo e quasi sempre forzata, si potrebbe sperare in un recupero nei momenti più meramente ironici e “puliti”. Purtroppo però, nessuno degli interpreti può vantare di aver portato a termine una performance memorabile, a causa anche di dialoghi poco pregnanti, spolverati di battute simpatiche ma non irresistibili (a tratti si potrebbe tentare un rimando all’ironia algida di Mammuth di de Kervern e Delépine) e una trama che non si può certo definire credibile o intensa. Il gusto agrodolce delle commedie sulla vecchiaia e sulla morte, vista solitamente in chiave esistenzialista, resta incastrato, in questo frangente, tra un imprevisto poco plausibile e una fitta di dolore che più finta non si può. Su questo scenario, la parte più stimolante sono le movenze sorprendentemente ginniche di Geraldine Chaplin, ma si sa: buon sangue non mente. Per tutto il film aleggia un tentativo di ricerca socio-etnografica da parte del regista e di riflesso degli spettatori, di cui il giovane Dirk è reso portavoce. Ma lo studio rimane celato dalle forzature e dalle banalità della sceneggiatura, che pure aveva a disposizione un soggetto stimolante: probabilmente il fatto di aver annoverato solo metà del cast francofono non ha contribuito alla fluidità dei dialoghi (e del conseguente doppiaggio), e nonostante i nomi altisonanti e promettenti, la recitazione appare piuttosto legnosa e impacciata. Nell’aria si respira un certo imbarazzo per tutta la durata del film: quello di Dirk alle prese con la vita (sessuale) e la morte degli arzilli vecchietti e quello delle risatine e colpi di tosse del pubblico in sala. Non sarà questo film a risollevare la reputazione delle commedie francesi.
E se vivessimo tutti insieme? [Et si on vivait tous ensemble?, Francia/Germania 2011] REGIA Stéphane Robelin.
CAST Guy Bedos, Jane Fonda, Daniel Brühl, Geraldine Chaplin, Pierre Richard.
SCENEGGIATURA Stéphane Robelin. FOTOGRAFIA Dominique Colin. MUSICHE Jean-Philippe Verdin.
Commedia, durata 96 minuti.