Chiodi e martelli
Siamo martelli o siamo chiodi? Siamo artefici del nostro destino o piuttosto bersagli del medesimo, schiacciati da chi ci soggioga alla propria volontà? La questione esistenziale, posta dal maschio alfa Will Smith alla subordinata e zerbina Margot Robbie, scivola via rapida durante una delle innumerevoli patinatissime sequenze di Focus, gettata in pasto allo spettatore avido di un appiglio.
Il terzo lavoro della coppia di registi Glenn Ficarra-John Requa parla di truffe, raggiri e abili manipolazioni. E non possiamo, o noi sventurati osservatori, che provare una forte immedesimazione: non di certo per la qualità della messinscena, quanto per la solenne presa per i fondelli di cui siamo vittime. Da un lato c’è Nicky, imbroglione e borseggiatore scaltro e irresistibile; dall’altro Jess, avvenente truffatrice alle prime armi. Galeotto fu l’incontro in un ristorante: lui prende lei sotto la sua ala protettrice, la svezza e la guida cercando di mantenere una “giusta distanza”; ma, come si suol dire, all’amor non si comanda… Insomma: “Crazy, Stupid, Love”, per rifarci al titolo dell’opera precedente di Ficarra e Requa. Ma è all’esordio del duo che dovremmo guardare, ovvero a quel Colpo di fulmine che aveva già messo in piena luce gap imbarazzanti, fra buchi di scrittura ed endemiche carenze di ritmo e “senso”. Nella sua confezione elegante e oltremodo chic, Focus finisce per non raccontare nulla, girando a vuoto all’infinito e perdendo via via ogni residuo fascino a colpi di stucchevoli scene amorose, primi piani estenuanti dedicati ai due divi dalle momentanee alterne fortune – Smith in caduta libera dopo After Earth, Robbie in ascesa e a caccia di una conferma all’altezza di The Wolf of Wall Street – e posticci twist. Niente serve a niente in Focus, a partire dallo sconclusionato pasticcio di generi che balla fra heist movie (film di rapina, alla Ocean’s Eleven), commedia romantica e melò. Sembra di guardare i ciak sbagliati, gli avanzi di un altro film. Ci piacerebbe definirlo depistaggio, disorientamento consapevole, ma è solo confusione: il copione non possiede alcuno spessore di alcun tipo, non nutriamo il minimo interesse per le amene vicende dei due superficiali protagonisti e la plastica della cornice puzza di autocompiacimento fino alla nausea. Stupisce ben poco, a posteriori, scoprire che si tratta di una pellicola che nessuno voleva interpretare: il disinteresse al progetto si è esteso a macchia d’olio, dai rifiuti di Emma Stone e Ryan Gosling a quelli di Kristen Stewart e Ben Affleck, passando per Jessica Biel e Brad Pitt. In pratica, ed è l’unico focus che dovremmo prendere in considerazione, siamo di fronte allo scarto di quello che avrebbe potuto essere un film. “Niente è come sembra”, recita l’ornamentale sottotitolo italiano di Focus: un sinistro avvertimento cui avremmo dovuto dare retta.
Focus – Niente è come sembra [Focus, USA 2015] REGIA Glenn Ficarra, John Requa.
CAST Will Smith, Margot Robbie, Rodrigo Santoro, Robert Taylor.
SCENEGGIATURA Glenn Ficarra, John Requa. FOTOGRAFIA Xavier Grobet. MUSICHE Nick Urata.
Commedia/Poliziesco/Drammatico, durata 104 minuti.