Più trash che thriller
Claire Peterson (Jennifer Lopez) è un’insegnante di letteratura con un figlio adolescente, Kevin (Ian Nelson), da crescere e un divorzio da affrontare, dopo che il marito Garrett (John Corbett) l’ha tradita con la segretaria. Sconfortata e in cerca di attenzioni, si ritrova tra le braccia del ragazzo della porta accanto, il ventenne Noah (Ryan Guzman).
Ma dopo una sola notte di passione, lei cerca di dimenticare l’accaduto, mentre lui fa diventare il tutto una vera e propria ossessione. È risaputo che nel periodo estivo il cinema abbia carenza di titoli di spessore, e purtroppo Il ragazzo della porta accanto appartiene a questa categoria, rivelandosi un film che ha veramente poco – o niente – da offrire in questa calda estate. Definito come un thriller erotico, il prodotto di Rob Cohen si dissocia molto presto da questa definizione, soprattutto per colpa di una sceneggiatura superficiale che non trova il coraggio di addentrarsi nei risvolti della storia. I due protagonisti, Claire e Noah, sono lasciati allo sbando di una trama scritta quasi più per il gusto di farlo che per costruirci sopra un intreccio narrativo. Inutile negare, quindi, che il punto di forza – seppur in modo diverso – è la fisicità di Jennifer Lopez e Ryan Guzman, ma il bel vedere è finalizzato solamente a una parte estetica che non riesce a sopperire alle seppur minime idee di base. L’erotismo, ridotto ad una sola scena, lascia presto spazio all’ossessione di Noah, alle sue frustrazioni e alla sua violenza innata senza una degna spiegazione, portando tutto il film in un vortice fatto di dialoghi imbarazzanti e ridicoli, dove anche la caccia allo stalker è una corsa contro il tempo che non provoca “né danni né feriti”. L’inverosimiglianza, quindi, è una caratteristica negativa che si ripercuote lungo tutta la durata, nonostante una Jennifer Lopez in forma e un Ryan Guzman che almeno ci prova a fare il ventenne psicopatico. Ma non si ha mai la sensazione di esser coinvolti nella storia, complice una profonda voragine in partenza. Il ragazzo della porta accanto, in definitiva, si rivela più una trashata che un thriller, in cui la tensione riesce a risultare tale solo in pochi e inutili momenti, nonostante l’evidente sforzo del regista Cohen di provare ad alimentare la suspense. Una tensione che però rivela un finale grottesco e improbabile, e in cui la risata sembra essere l’unica soluzione possibile.
Il ragazzo della porta accanto [The Boy Next Door, USA 2015] REGIA Rob Cohen.
CAST Jennifer Lopez, Ryan Guzman, Ian Nelson, John Corbett, Kristin Chenoweth.
SCENEGGIATURA Barbara Curry. FOTOGRAFIA David McFarland. MUSICHE Randy Edelman.
Thriller, durata 92 minuti.