L’amicizia inaspettata
Nel centenario dell’anniversario della morte dello scrittore Roald Dahl, Spielberg filma la trasposizione di uno dei suoi più bei romanzi: Il GGG – Il grande gigante gentile racconta una fantasiosa amicizia tra una bambina, che vive in un orfanotrofio e soffre di insonnia, e un gigante… piccolo. Un ossimoro subito spiegato: GGG è alto solo sette metri e viene chiamato nanetto dagli altri abitanti della terra dei giganti, molto più alti e molto più tonti.
La piccola Sophie lo vede in una notte buia e lui la porta con sé nella sua terra, dove la deve proteggere dai veri giganti che la vogliono assaggiare. GGG svolge una lavoro bellissimo, cattura sogni in un incantato mondo, e li “spara” ai piccoli e grandi abitanti londinesi. Non è facile raccontare per immagini uno scrittore così eclettico e dalla fantasia enorme, un compito difficile che Spielberg riesce a compiere non cadendo mai nel banale e nella semplificazione. Ad esempio non si butta in una facile soluzione onirica: sarebbe stato semplice – e anche prevedibile – risolvere tutto come fosse un sogno della piccola e sola Sophie, molto più comodo che far accettare allo spettatore l’idea che ci possano essere sul serio dei giganti buoni che si presentano al cospetto della regina di Inghilterra e che fanno colazione con lei. Anche la messa in scena risulta impeccabile, dai primi piani del gigante gentile ai piccoli sogni fatti di colore che guizzano e corrono tra gli alberi per non farsi catturare; tutto è ben equilibrato e curato, dalla scelta dei colori che partecipano attivamente al racconto con la loro nitidezza ai dettagli sempre perfetti o alle parole ben scelte e dosate (anche se al gigante escono spesso in ordine sparso e un po’ storpiate, aggiungendo simpatia e tenerezza a un personaggio che ci porta i sogni tutte le notti). Una prova ben riuscita per Spielberg, non facile ma superata a ottimi voti, che aiuta lo spettatore adulto a cercare di ritrovare il bambino che è dentro di sé, costringendolo ad accettare che le cose fantasiose esistono e che non tutto si può e si deve spiegare con la razionalità. Il racconto di un’amicizia speciale, che tutti e due sanno non potrà durare in eterno, ma che li rende consapevoli della forza di un legame – “elaborato” con i sogni, creato ad hoc per raggiungere il loro scopo – che non si dissolverà mai, neanche con la distanza.
Il GGG – Il grande gigante gentile [The BFG, USA/Gran Bretagna/Canada 2016] REGIA Steven Spielberg.
CAST Mark Rylance, Ruby Barnhill, Jemaine Clement, Rebecca Hall, Bill Hader.
SCENEGGIATURA Melissa Mathison (tratta dal romanzo Il GGG di Roald Dahl). FOTOGRAFIA Janusz Kaminski. MUSICHE John Williams.
Avventura/Fantastico, durata 117 minuti.