L’unione fa la forza
“Carini e coccolosi”. Skipper, Kowalski, Rico e Soldato, I pinguini di Madagascar, spin-off della DreamWorks, sono questo e molto altro. Quello dei quattro deliziosi pinguini è sempre stato un gruppo ben assortito, fin dai tempi di Madagascar e neppure questa volta hanno deluso.
Hanno abbandonato i loro sodali, per ballare da soli. Loro sono uniti, coesi e fin dall’inizio si sono presentati come tali, una squadra ma poi, a poco a poco, emergono peculiarità e sistemi valoriali che caratterizzano ciascun personaggio. Se in Antartide – godibile la parodia metacinematografica sui documentaristi che seguono i pinguini perché carini e coccolosi – i cuccioli Skipper, Kowalski, Rico trovano in un uovo il dolcissimo Soldato creando con lui una Famiglia (per alcuni una strizzata d’occhio alle famiglie gay), poi capiremo che proprio la capacità organizzativa di Skipper, la mente di Kowalski, la muta esecuzione di Rico e la coccolosità di Soldato messe assieme concorrono alla riuscita della missione. Se in passato avevano avuto a che fare con lo zoo di Madagascar, qui invece si alleeranno/litigheranno con il “Vento del Nord” che almeno in apparenza sembra la loro fotocopia migliorata: ruoli, caratteristiche, valori. Nulla è ciò che appare sembra dirci I pinguini di Madagascar: il “Vento” anche se meglio equipaggiato comunque sbaglia, perché mentre i nostri eroi vincono grazie all’amore che li lega, la squadra, capeggiata da Agente segreto, è manchevole proprio in questo. In ogni film che si rispetti ci vuole un nemico da sconfiggere e neanche questa volta manca. Il villain che è pronto a “distruggere” tutti i pinguini è il tentacolare, a metà tra polpo e uomo, Dr Octavius Brine, (pseudonimo di Dave), vendicativo e perfido. Il momento in cui si analizza il motivo per il quale il bruttissimo Dave – la cui pericolosità viene sminuita dalla continua storpiatura del nome – odi tanto la razza in frac è struggente e divertente e, forse anche per questo, non lo temiamo, anzi, ridiamo di alcune sue fragilità – è presbite e incapace di destreggiarsi con la tecnologia. Tra citazionismo (i Fratelli Marx, A-Team, lo scontro in stile western) e grandi trovate, ci immergiamo completamente in questa divertente spy story alla 007, per grandi e piccini, diretta con lievi pennellate e con respiri a volte tesi, a volte rilassati, da Simon J. Smith e Eric Darnell.
I pinguini di Madagascar [Penguins of Madagascar, USA 2014] REGIA Simon J. Smith, Eric Darnell.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Tom McGrath, Christopher Knights, Chris Miller, Conrad Vernon, Peter Stormare, John Malkovich, Benedict Cumberbatch.
CAST (DOPPIATORI ITALIANI) Luigi Ferraro, Franco Mannella, Gerolamo Alchieri, Pasquale Anselmo, Paolo Buglioni, Marco Mete, Alberto Angrisano.
SCENEGGIATURA John Aboud, Michael Colton, Brandon Sawyer. MUSICHE Lorne Balfe.
Animazione, durata 92 minuti.