Un bravo leone
Lion – La strada verso casa è il classico film che intenerisce i cuori dell’Academy, e di sicuro sarà protagonista alla prossima edizione degli Oscar, anche con merito e non solo per una questione di produzione o tematica.
Garth Davis, al suo primo lungometraggio, dimostra mestiere soprattutto nella netta divisione del film: una prima parte più libera e attenta ai dettagli e una seconda più “canonica” e interiore. Lion racconta la storia di Saroo, un bambino che si perde nell’India più remota e che, dopo aver passato molte peripezie, verrà adottato da una famiglia australiana. Ma una volta cresciuto il passato riemerge… Tratto da una storia vera, chiaramente romanzata per il cinema, Lion è lo spunto per sviluppare numerose tematiche, una su tutte la potenza e l’utilità di internet. La Rete supera la sua propensione di minaccia alla vita di tutti i giorni e diventa l’unico strumento utile a Saroo per fare finalmente i conti con il suo passato. Attraverso Google Earth, dopo uno studio approfondito e maniacale, il ragazzo ritroverà le sue origini con una “facilità” che solo la nostra società permette. Quindi rispetto alle ultime pellicole viste al cinema, su tutti Snowden di Stone e Citizenfour che parlano dello stesso argomento, internet è visto come uno strumento positivo. La tecnologia a servizio dell’uomo moderno che con essa si apre all’esterno. Altro aspetto significativo, e parecchio contemporaneo in questi giorni confusi, è la voglia di riconoscersi con la quale sia il protagonista che i suoi genitori si devono continuamente confrontare, per sgomitare nel Mondo. L’uno alla ricerca delle sue radici, gli altri nella consapevolezza di “aiutare chi già è al mondo senza invece aggiungere altri uomini alla popolazione” non per egoismo ma per giustizia. Ritornando a Davis dispiace che non riesca a mantenere una forma autoriale risolta e scada nel cinema mainstream: i paesaggi e i volti, forse in parte stereotipati, delle sequenze ambientate in India vengono soppiantati dalla messa inscena patinata e da soap opera del Saroo adulto. C’è però da sottolineare l’ottima prova degli interpreti: da una parte la dimessa Rooney Mara e dall’altra la madre sofferta di Nicole Kidman (statuetta anche per lei?). Lion incolla alla poltrona, e quando sembra sfiorare i cliché del “biopic”, arrivano gli ultimi venti minuti che smuovono anche lo spettatore più cinico. La vita dimostra che per sopravvivere bisogna essere dei bravi leoni.
Lion – La strada verso casa [Lion, Australia/USA/Gran Bretagna 2016] REGIA Garth Davis.
CAST Dev Patel, Nicole Kidman, Rooney Mara, David Wenham, Sunny Pawar.
SCENEGGIATURA Luke Davies (tratta dal libro di memorie La lunga strada per tornare a casa di Saroo Brierley e Larry Buttrose). FOTOGRAFIA Greig Fraser. MUSICHE Volker Bertelmann, Dustin O’Halloran.
Drammatico, durata 129 minuti.
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