Guida galattica per youtuber al cinema
Prendere il cinema e cambiargli di posto è una pratica comica che funziona. Per esempio, molti youtuber che creano sketch e corti comici prendono i modi, la sintassi, le citazioni e i riferimenti dall’immaginario del cinema per portarli sullo schermo del computer.
Ai The Jackal, collettivo napoletano arrivato al successo grazie a trovate come Gay ingenui e Lost in Google, questo riesce benissimo. Ma riportare quel meccanismo comico sul grande schermo in un doppio passaggio non sembra così efficace. Addio fottuti musi verdi, esordio al cinema del gruppo diretto da Francesco Ebbasta, prende stavolta di mira la fantascienza e racconta di Ciro, grafico alla ricerca di un lavoro vero che manda un curriculum nello spazio e viene assunto dagli alieni. I quali ovviamente hanno intenzione di distruggere la Terra. Scritto dal regista con Valerio Cilio, Marco Sani, Fausto Rio, Alfredo Felco e Ruzzo Simone (gli ultimi due responsabili del soggetto), Addio fottuti musi verdi è un film di fantascienza comica in cui convergono le due anime dell’umorismo del gruppo, la sociologia e la cinefilia. Peccato la seconda debordi. Se infatti lo sfondo generazionale è lo stesso ormai abusato dei giovani trentenni stabilmente precari in lavori “creativi” (ma The Jackal dimostrano che la creatività precaria può essere una risorsa, non solo un fardello) a cui unire sottotrame amorose o amicali e bozzetti folcloristici figli delle loro Vrenzole, il film è un enorme riciclo di altro: da Guida galattica per autostoppisti a Futurama fino alla Trilogia del cornetto di Edgar Wright, soprattutto La fine del mondo, di cui questo Addio fottuti musi verdi è praticamente un remake. E non c’è nulla di male in questo, se non fosse che nel film questa ricomposizione di immaginari altrui (tutto parte da un film nel film che sembra una versione scrausa di Aliens o Predator) sembra goffa, stonata, sempre sopra le righe e senza armonia o ritmo per la maggior parte del tempo, come se riportare il cinema al suo medium originario mostrasse i limiti dell’operazione e del talento del gruppo, alle prese con un gioco affrontato con cura tecnica e coraggio ma di cui ancora non sono padroni, facendo loro mancare il terreno comico da sotto i piedi. A salvare il film però ci pensano le prestazioni degli attori, che quando devono basarsi sulle loro personalità e sulle interazioni vanno sul sicuro (a differenza degli assoli di Priello), e l’ultimo quarto d’ora, in cui l’azione, le gag e un magnifico cameo “neomelodico” danno l’idea di cosa sarebbe stato il film al suo meglio. Ovvero quando diventa cinema comico e non gag (altrui) al cinema.
Addio fottuti musi verdi [Italia 2017] REGIA Francesco Ebbasta.
CAST Ciro Priello, Beatrice Arnera, Simone Ruzzo, Fabio Balsamo.
SCENEGGIATURA Valerio Cilio, Marco Sani, Fausto Rio, Francesco Ebbasta. FOTOGRAFIA Francesco Di Giacomo. MUSICHE Michele Braga.
Comico/Fantascienza, durata 93 minuti.