L’insostenibile leggerezza della memoria
Presentato in concorso all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, Remember è un film che si affida quasi totalmente alla bravura del protagonista Christopher Plummer, con cui fa il paio l’altrettanto bravo Martin Landau in un ruolo secondario e decisivo, e al colpo di scena finale, dato che Atom Egoyan ha scelto di rimanere in disparte e di dirigere il traffico con la calma olimpica di chi sembrerebbe non essere più di tanto interessato alla storia raccontata.
Non stiamo parlando di una regia classica, pulita e “invisibile”; la sensazione è più che altro quella di una regia sì professionale, ma anonima e distaccata, da saggio scolastico affrontato con malavoglia e puntando al minimo. Di questo distacco eccessivo risente tutto il film, a partire dall’impatto della sceneggiatura, sulla carta interessante nel suo procedere per svelamenti e falsi indizi; soprattutto però viene azzoppato l’improvviso e (sulla carta) tragico e beffardo colpo di scena finale, che esplode con le polveri già da un pezzo bagnate. Il regista canadese d’origine armena riprende alcune delle sue tematiche principali: l’ambiguità delle apparenze, la rarefazione mendace della memoria e la riflessione sulle identità che gradualmente si svelano nella loro vera essenza. Plummer interpreta un anziano ex-deportato ebreo il quale, al crepuscolo della vita e con la memoria ormai traballante, spinto da un altro ex-deportato (Martin Landau), decide di fuggire dalla casa di cura e di intraprendere un viaggio nel profondo degli States alla ricerca di un gerarca del campo di concentramento che si è rifatto, sotto falso nome, una vita. Dopo una serie di false piste e di eventi a cavallo tra il tragico e il grottesco, l’incontro con il nazista avviene, ma non darà le conferme e i risultati sperati, aprendo una voragine rimasta nascosta nell’inconscio e nella memoria del protagonista. Egoyan con Remember ha cercato di giocare su tre fronti: mantenere la scorrevolezza di un film di genere cercando di inserire alcuni tòpoi del suo cinema e di dare una lettura originale del filone dedicato alla tragedia dell’Olocausto, affrontandolo in una sorta di terza via lontana sia dal patetismo di certi prodotti hollywodiani sia dal realismo più duro e sincero. Obiettivo raggiunto solo in minima parte, a causa soprattutto dei problemi riassunti nella prima parte della recensione. La pecca maggiore del film è infatti quella di essere completamente anonimo e di avanzare come spinto esclusivamente dall’inerzia.
Remember [id., Canada/Germania 2015] REGIA Atom Egoyan.
CAST Christopher Plummer, Martin Landau, Dean Norris, Bruno Ganz.
SCENEGGIATURA Benjamin August. FOTOGRAFIA Paul Sarossy. MUSICHE Mychael Danna.
Drammatico, durata 95 minuti.